Belletti Finp 02 2016

Splendida performance di Daniela Belletti ai Campionati italiani di nuoto paralimpico: nell’ultimo weekend di febbraio, a Reggio Emilia, la socia ASSI si è classificata terza nei 50 metri dorso e terza anche nei 100 metri stile libero, migliorando notevolmente il suo tempo personale. Brava Daniela: tutta l’Associazione si congratula con te per i brillanti risultati ottenuti in vasca.

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Nel pomeriggio di giovedì 3 marzo, dalle ore 15, sarà presente nella nostra sede di Sedico la TV ABILITY CHANNEL per effettuare riprese e interviste. Si tratta di un’importante occasione di visibilità per la nostra realtà associativa: di conseguenza, chiediamo a tutti i soci di partecipare numerosi, con la divisa ASSI.

 

Loris Fiera Vicenza16

Il progetto “Pesca e disabilità” è sbarcato alla Fiera di Vicenza. E, in particolare, alla manifestazione “Pescare Show 2016”. Il merito è del socio ASSI, Loris Paoletti, che ha parlato del progetto a una folta e qualificata platea come quella del salone vicentino. “Pesca turismo nelle Dolomiti: innovazione e sostenibilità” è il titolo che riassume l’intervento di Loris nei padiglioni fieristici.

Uomo vitruvianoDX

La Parrocchia di Sedico, in collaborazione con la nostra Associazione, organizza per sabato 13 febbraio (ore 20.30), un incontro dal titolo “L’uomo come è fatto?!!”: l’appuntamento è al Palaskating di Sedico.
La serata si svilupperà sulla scia di un un video musical-conferenza con frate Cesare Bonizzi, conosciuto come Fratello Metallo, e lo psicologo Matteo Faberi. Considerata l’importanza degli argomenti trattati e la presenza dell’ASSI tra i promotori, invitiamo tutti i soci a partecipare numerosi all’appuntamento. E chiediamo gentilmente di dare conferma o meno della presenza, inviando una mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Nella stessa giornata, alle ore 16, il centro parrocchiale delle Roe ospiterà un momento di incontro-confronto con Matteo Faberi, pronto a guidare tutti gli interessati attraverso il tema “Gli ostacoli dell'apprendimento” (l’incontro è specifico per addetti ai lavori). In allegato, il volantino con i dettagli. 

L'uomo come è fatto

Pesce Pinzolo

Il socio ASSI, Moreno Pesce, è stato protagonista lungo la salita sulla pista Tulot Audi Quattro di Pinzolo (Trento), in occasione della seconda gara legata al Vertical Up Tour. Una pendenza media del 35% (minimo 8%, massimo 69%) e i 2600 metri di sviluppo non hanno scoraggiato Moreno, che anche stavolta è riuscito a togliersi una grande soddisfazione, dimostrando che non c’è disabilità che tenga di fronte a tenacia e forza di volontà: «Molte paure della settimana si sono volatilizzate subito dopo l’ingresso nell’area dello start - racconta proprio il socio ASSI -. Facce conosciute, colpi di mano sulle spalle, sorrisi vari, aiutano in questi casi, e la mia situazione di disabile “matto” sparge simpatia tra la folla dei veri atleti. Saluti da parte di tutti, e occhi incuriositi di chi non mi conosceva, rendono più caldi i momenti del pronti via! Un saluto agli “angeli” di scorta che l’organizzazione gara mi ha affiancato e via! Subito tosta la Tulot. Pochi metri di avvicinamento e parte il primo dei 4 muri da affrontare col cuore che pulsa già a mille per l’emozione. Esser tra coloro che fanno la Speed è stata una concessione che mi lusinga. Superato il primo muro, arriva il secondo. E già lì comincia la selezione. Non molto lontano da me vedo gli ultimi: sono loro la mia compagnia per questa salita. Passato il secondo muro, arriva un fascio luminoso che mi avvolge e illumina la base del terzo: quello più lungo e tosto. Con una corda a dare supporto, ma che ignoro, attaccandomi alle stampelle e affidandomi ai ramponi. Tempi incredibili mi vengono comunicati dagli organizzatori: 45 minuti per completare metà pista e la fiducia in me che prende sempre più piede. Dietro ho lasciato qualcuno: sorrido e guardo avanti. C’è un altro muro da affrontare. Quello che porta alla base del traguardo. Lo supero con il tifo che mi scorta verso la luce e il rumore della musica. Chiudo col sorriso, esausto in 1h26’: Tempo incredibile per me. Nell’estivo sul D+ 800 avevo un 1h20’. Sembrava che tutti gli organizzatori fossero accanto a me. Credevano nel mio risultato e raggiungere il traguardo è stato il premio più grande anche per loro. La sfida vinta. Raccogliere il bacio della mia bambina e della mia compagna, a fine gara, era il massimo che potessi desiderare». E, durante la premiazione, altro momento di gioia: «Mi è stato concesso l’onore di avere un premio tutto per me. Alla consegna, non sono riuscito a trattenere le lacrime, ripensando alla fatica fatta». Da sottolineare la splendida organizzazione da parte dello staff di Matteo Campigotto per Vertical Up Tour.

Simona Atzori BL

Rimarrà impressa nella memoria di tutti la quarta edizione di “Integralmente Sport e Cultura”. Il percorso di integrazione e inclusione sociale (frutto del progetto Cip-Miur e con l’ASSI in prima fila nell’organizzazione) ha vissuto il suo apice al Teatro Comunale di Belluno, in una mattinata-spettacolo arricchita dalla presenza di oltre seicento studenti. E di un’ospite d’eccezione: Simona Atzori, ballerina, scrittrice e pittrice che, pur essendo senza braccia, è una sublime artista “caleidoscopica”.
Durante la mattinata, introdotta dal giornalista Nicola Maccagnan, è intervenuto anche il presidente dell’ASSI, Oscar De Pellegrin: «Il progetto “Integralmente Sport e Cultura” è capace di fare rete e di unire il mondo della scuola con quello dello sport, del sociale e dei privati. Perché è solo lavorando insieme che si possono ottenere grandi risultati». Non è poi mancata una riflessione sullo sport: «La pratica sportiva è uno straordinario strumento di inclusione sociale. Lo sport è molto più di risultati e classifiche: migliora le relazioni». Infine, un messaggio ai ragazzi in platea: «Ognuno di noi ha delle abilità. Vanno ricercate, scoperte. E per farlo, è necessario guardarsi dentro».
A quel punto, ha preso la scena Simona Atzori: dipingendo, danzando. E svelando se stessa, in un lungo e piacevole dialogo con i giovani studenti. Rigorosamente senza scarpe: «Mi sento a mio agio solo senza perché così, mentre parlo, posso pure gesticolare». Le parole più significative le sono state rivolte da un bambino: «La cosa più bella me l’ha detta un ragazzino di 10 anni: “Tu hai le mani, solo che più in basso”. Nella sua semplicità, il pensiero evidenzia come questo bambino mi abbia guardato con gli occhi: i suoi occhi, senza influenze esterne». Un ruolo fondamentale nella vita di Simona lo ha rivestito la madre: «La persona più importante della mia vita, colei che mi ha permesso di essere quella che sono, amandomi e accogliendomi. Nonostante le mie braccia fossero rimaste in cielo. Ora in cielo è volata anche lei: all’inizio pensavo di non farcela, non riuscivo a immaginare la mia vita senza una figura così importante. E invece ho scoperto subito che un “dopo” c’è sempre. E che se qualcosa si conclude è perché qualcos’altro deve cominciare». La poliedrica artista è stata a lungo in Canada: «Lì la diversità è normalità. Conta solo la persona con le sue esigenze: per questo mi sono trovata benissimo». Simona ha messo nero su bianco la sua vita, mandando alle stampe i libri “Cosa ti manca per essere felice?” e “Dopo di te”: «Ho sempre amato trasformare le mie emozioni in parole scritte. Con i libri voglio donare un po’ della mia intimità, creare un rapporto più diretto con le persone». Quindi ha risposto a raffica a una serie di quesiti: «La prima cosa che faccio quando mi sveglio? Cerco di “indossare” un bel sorriso: mi aiuta nelle relazioni con la gente. Quanto tempo mi ci è voluto per usare i piedi come fossero mani? Lo stesso che ci vuole a qualsiasi bambino per utilizzare al meglio le sue mani: fin dalla nascita ho sempre seguito l’istinto. Cosa voglio trasmettere quando danzo? Un senso di libertà. Se immagino mai di avere le braccia? Sì, spesso: ma non quando sono su un palcoscenico». Infine, il saluto agli studenti: «Porterò sempre con me il calore dei ragazzi bellunesi. Sono fantastici. È stata una giornata piena di energia. E di tanta vita». Lo è stata anche per noi dell’ASSI: grazie Simona. 

Vita indipend

L’Ulss n. 1 di Belluno informa che è aperta la possibilità di presentare progetti per la “Vita Indipendente”, annualità 2015-2016: in particolare, verranno finanziati interventi e attivati servizi anche in forma di assistenza indiretta, in favore delle persone con disabilità permanente e con grave limitazione dell’autonomia personale, di età compresa tra i 18 e i 64 anni. Qui, in allegato, il bando e la domanda. L’assistente sociale di riferimento è Irene Filippini (telefono: 0437-516835): può essere contattata per la compilazione della domanda ed eventuali chiarimenti. Considerati i tempi stretti (la scadenza è venerdì 29 gennaio, ore 12), chiediamo di rivolgervi direttamente a Loris Paoletti per la completare parte relativa alle attività ASSI: lunedì 25, sia al mattino, sia al pomeriggio, sarà a disposizione nella sede di Sedico. Si raccomanda vivamente che la parte interessata all’ASSI venga compilata entro e non oltre lunedì. 

Bando  Domanda

MusicInstiute sedic

È in programma sabato 23 gennaio, nella sala parrocchiale di Sedico (ore 20.30), una serata musicale di beneficenza con gli allievi del “Music Institute”. Il ricavato dell’evento sarà devoluto all’ASSI: per questo è molto importante essere presenti, come segno di riconoscenza e con lo scopo di dare visibilità alla nostra associazione. In allegato, la locandina dell'appuntamento. 

Serata_musicale

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