Mirko Bortoluzzi ha portato la sua esperienza personale in occasione del secondo appuntamento legato al “Corso di formazione per familiari e assistenti di disabili in età evolutiva”. Il ciclo di incontri è stato promosso nell’ambito del Progetto di Assistenza Domiciliare “Home Care Premium – INPS Gestione Dipendenti Pubblici - ULSS n. 1 Belluno”, e curato dalla Coopertiva “Le Valli” di Longarone. Proprio in questo contesto, sabato 18 ottobre, si è parlato di terapia occupazionale. Ed è stata scelta l’esperienza di Mirko come esempio di attività lavorativa di imprenditore agricolo: grazie all’ausilio di Power Point, la platea longaronese ha potuto ascoltare il racconto dell’imprenditore e colonna dell’ASSI, con la sua storia, le sue decisioni, la sua filosofia. La fusione tra la professionalità di chi opera nel settore della terapia occupazionale (come la dottoressa Elisa Zandonella) e l’esperienza di chi ha vissuto in prima persona certe situazioni ha contribuito all’ottima riuscita di un’iniziativa utile e partecipata. 

Grazie alla preziosa collaborazione del Gruppo Giovani Longarone, l’ASSI ha partecipato alla pedonata “I percorsi della memoria”, sui luoghi del Vajont. La nuova asfaltatura del percorso da 10 chilometri e la messa in sicurezza del tracciato, con l’aggiunta di ringhiere protettive e la nuova asfaltatura, ha consentito a Tiziana, Francesca, Loris, Marcel e tanti altri di vivere una mattinata di emozioni e riflessioni. Impossibile, infatti, non rivolgere un pensiero alle quasi duemila vittime che, la notte del 9 ottobre 1963, persero la vita in seguito all’epocale disastro. Prendere parte alla pedonata è un piacere, ma anche un impegno a coltivare e diffondere il valore della memoria. 

Lunedì 22 settembre, il nostro Oscar De Pellegrin è stato ospite di una splendida serata con l’associazione Amici del Borgo. «Doveva essere un appuntamento di sport - affermano i promotori dell’incontro - ma si è rivelata una grande e meravigliosa lezione di vita». Oscar ha ripercorso il suo passato di uomo e di sportivo: «La sala è stata attraversata da un brivido - riprendono gli Amici del Borgo - quando abbiamo proiettato le immagini delle Paralimpiadi di Londra, nel momento in cui scocca l’ultima freccia allo spareggio finale. Una freccia che lo consegna alla storia come il migliore del mondo, per una medaglia d’oro che premia tutti i sacrifici di una nuova vittoria sulla vita. Una vittoria che onora la persona, la famiglia, gli amici, la sua città e il Paese intero: Oscar, attraverso lo sport, ha conosciuto uomini, donne e luoghi diversi che hanno contribuito a donargli una grande sicurezza in se stesso e un vasto senso di libertà». Ma adesso che ha appeso al chiodo il suo amato attrezzo, si sono aperti ulteriori orizzonti: «Oscar ci ha illustrato un progetto che coinvolgerà le persone della provincia meno fortunate - concludono gli Amici - le quali avranno bisogno del suo entusiasmo, della sua esperienza e della sua gioia per ritrovare valori e stimoli. Valori che permetteranno loro di vivere una vita normale, di superare i pregiudizi e sentirsi orgogliosamente liberi». 

Un’intera giornata di sensibilizzazione sui temi della disabilità. Teatro dell’evento? Il Nevegal. È quanto propone l’associazione Amici del Nevegal, alla luce dell’incontro che si è svolto lo scorso 15 settembre alla Casa del Volontariato di Belluno. E, nell’occasione, anche l’ASSI ha portato il suo mattoncino: lo ha fatto per voce di Loris Pauletti, presente insieme a Giorgio Zampieri (presidente del Comitato d’Intesa), Ezio De Pra (presidente Amici del Nevegal), Graziella De Pra (Amici del Nevegal), Angelo Paganin (vicedirettore del CSV di Belluno), Maria Paolina De Nale (coordinatore AIPD, sezione di Belluno), Fiore Fagherazzi (Associazione Primavera), Milena Dalla Piazza (Anffas Belluno) e Stefano Pellini (UICI Belluno).

Proprio Loris ha sottolineato «l’importanza di organizzare questo evento non “per” le persone con disabilità, ma “con” le persone disabili. L’integrazione sociale è prioritaria: la proposta è quella di andare oltre la giornata e orientarsi verso un evento aperto a tutta la popolazione». Lo stesso pensiero è stato condiviso da tutti i presenti, fra cui Giorgio Zampieri, che intende «invitare e coinvolgere anche alcuni gruppi e associazioni locali». Come si svilupperà l’iniziativa? Le idee non mancano: dall’organizzare una prova di Nordic Walking in un percorso integrato con atleti disabili, a un tracciato al buio utilizzando cani guida, fino all’attività con i cavalli nell’ottica della riabilitazione equestre. I luoghi individuati per dare forma e sostanza a queste idee sono essenzialmente due: Pian Longhi e Quantin, dove c’è la possibilità di sfruttare un capannone da cinquecento posti.

Anziché creare un evento ad hoc, Angelo Paganin ha proposto, invece, di «utilizzare alcune manifestazioni già in calendario, integrandole con attività specifiche». Titolo suggerito per l’iniziativa: “Nevegal per tutti - Per un turismo accessibile”. Dopo il confronto, è tempo ora di una riflessione sugli spunti emersi. E a breve verrà organizzato un ulteriore incontro fra tutte le parti coinvolte.