L’Assi appoggia la prima squadra bellunese di nuoto paralimpico
Lo sport è di tutti. All’Assi ne siamo convinti da tempo. E non siamo soli a pensarla in questo modo. Anzi, sono innumerevoli gli amici e le realtà, in provincia, che interpretano lo sport come uno strumento di inclusione.
Una di queste è senza dubbio la Sportivamente Belluno, che ha fatto nascere la prima squadra di nuoto paralimpico.
L’idea è partita da Silvia Casagrande, lo scorso febbraio. Ed è frutto di un grande lavoro collettivo della società: «Nel momento in cui siamo venuti a conoscenza che la Finp (Federazione italiana nuoto paralimpico) organizzava un corso per istruttore, non ci abbiamo pensato due volte. Abbiamo coinvolto Antonio Russo e siamo partiti alla volta di Riccione, dove si è svolto questo appuntamento di formazione. È stata un’esperienza meravigliosa, nella quale abbiamo conosciuto una realtà arricchita da persone stupende, oltre che da olimpionici e allenatori della Nazionale italiana. Il livello era davvero molto alto».Al termine del corso, ecco il tirocinio a Montebelluna: «A quel punto - riprende Silvia Casagrande - si è deciso di lanciare a tutti gli effetti il progetto, pure a Belluno. E ho trovato un appoggio importante in Oscar De Pellegrin, campione paralimpico e presidente dell’Assi, mentre Anna Fontana e Stefano Caldart hanno subito accolto la nostra idea con profondo entusiasmo, dandoci fiducia. Un ringraziamento particolare va alla società che ci ha sempre creduto e mi ha supportata sotto ogni punto di vista».
Per creare ufficialmente la squadra è necessario avere almeno due atleti tesserati: «Ma in futuro ne avremo più di un paio, non resta che aspettare lo svincolo di alcuni ragazzi dalle loro attuali società di appartenenza. Inizieremo con calma, puntando soprattutto sulla preparazione e gli allenamenti. L’esordio in gara? A Lignano Sabbiadoro, dal 27 febbraio al 1. marzo, quando si terranno i Campionati italiani assoluti invernali di nuoto paralimpico e World Series». Insomma, è l’inizio di una nuova avventura: «Sì, sarà una bella sfida. E, per affrontarla, servirà il contributo e l’entusiasmo di tutti». Tranquilla, Silvia: l’Assi c’è.