SPORT ASSI

“Mi piace di cuore”: premiata la Sport ASSI

L’Asd Sport ASSI? “Mi piace di cuore”. Sì, piace eccome la branca sportiva dell’associazione, capace di conquistare il premio della giuria all’interno del contest dedicato alle discipline paralimpiche.

Alla Ghirada di Treviso, infatti, si è svolto l’atto conclusivo dell’iniziativa di stampo sociale, promossa da Ascotrade, in collaborazione con Coni e Cip Veneto. Quattro le società vincitrici, valutate da una commissione tecnica e dagli utenti che, nei mesi di agosto e settembre, hanno cliccato il like al loro progetto preferito sulla pagina Facebook del contest. E ogni realtà ha ricevuto la somma di 5.000 euro per realizzare il proprio obiettivo.
La giuria ha premiato l’ASD Sport ASSI in virtù di un progetto orientato alla promozione della boccia paralimpica in tutta la provincia di Belluno (la disciplina è finalizzata all’inclusione anche di persone con disabilità grave), attraverso l’acquisto di attrezzatura e la formazione di tecnici e accompagnatori. Lo stesso progetto, si legge nella motivazione, «unisce impegno sociale e ambientale, poiché utilizza il legno abbattuto dalla tempesta Vaia per costruire lo scivolo che serve agli atleti con disabilità gravi per poter giocare». Alla cerimonia, arricchita dalla presenza di Oscar De Pellegrin e Davide Giozet, era presente pure Giovanni Malagò, numero uno del Coni. «Abbiamo dato un’impronta “green”, in linea con tutta la nostra attività - racconta il presidente di Ascostrade, Stefano Busolin -. E così, nella valutazione, la commissione ha tenuto conto della sostenibilità delle proposte: alcune società hanno proposto l’acquisto di materiali con plastiche riciclate, altre hanno puntato al riuso delle attrezzature. Volevamo che i progetti diventassero parte di un sistema più ampio, di un ciclo virtuoso all’insegna dell’impegno sociale e ambientale: come ha fatto l’Asd Sport ASSI, che ha proposto di creare gli scivoli per la boccia con il legno degli alberi abbattuti dalla tempesta. E farà svolgere il compito a una scuola locale: l’Istituto tecnico industriale “Segato” di Belluno. Anche per questa volontà di lavorare insieme si è meritata il riconoscimento della giuria».

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