Inaugurata la nuova sede: ora siamo davvero a casa

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Un’abitazione si costruisce con le mani. Una casa, con il cuore. Ecco perché, quella che abbiamo ufficialmente inaugurato sabato 23 maggio si può definire “casa”: sì, la nuova casa dell’ASSI, a Sedico.
FESTA - Più che una cerimonia, è stata una festa: aperta dal taglio del nastro, impreziosita dalla benedizione di don Cesare Larese, arricchita da alcuni interventi istituzionali e resa speciale dalla massiccia presenza di soci, volontari, amministratori, giovani (tra loro, un’intera classe dell’Iti Segato), semplici amici. Insomma, una grande emozione. Anche per il presidente Oscar De Pellegrin: «Questo è un luogo che va visitato e toccato con mano, soprattutto quando portiamo avanti le nostre attività».
COMUNE DI SEDICO - Dove un tempo sorgeva il ristorante Antiche Botti, ora c’è la sede dell’Associazione Sociale Sportiva Invalidi: «Il progetto è partito qualche anno fa, con non poche difficoltà. E, per questo, è doveroso ringraziare chi ci ha creduto fin dall’inizio: l’ex sindaco di Sedico, Giovanni Piccoli, e il suo vice Roberto Maraga. Decidere di cambiare completamente questo luogo e ripensarlo all’insegna dello sport e del sociale, non era semplice. Ma l’importantissimo seme piantato allora ci ha portato a questo risultato». Ora si guarda avanti: «È bello che questo rapporto sia proseguito anche con l’amministrazione attuale, guidata dal sindaco Stefano Deon. Ci auguriamo che la collaborazione porti a definire anche i lavori legati ai parcheggi e finalizzati ad agevolare l’entrata dei nostri soci».
LASCITO TESTAMENTARIO - Il presidente De Pellegrin ha ricordato che parte dello stabile ci è stata ceduta per dieci anni, a titolo gratuito, dal Comune di Sedico, mentre per la realizzazione dei lavori è stato fondamentale il lascito testamentario della signora Angela Frezza: «Ora non c’è più, ma è come se fosse ancora qui. La sentiamo vicina. Il resto? Lo abbiamo messo noi, con la nostra volontà e caparbietà». Nel frattempo, la posizione baricentrica di Sedico, rispetto alla provincia di Belluno, ha fatto sì che il numero di iscritti all’ASSI passasse da meno di 100 a 140 in pochi mesi.
PALESTRA - Oltre alla sede vera e propria, è stata inaugurata anche la palestra, in comune con il Tennis Club Sedico: «Di questi tempi, è determinante fare squadra, unire le forze, mettere in rete idee e progetti, e condividere obiettivi comuni». La strada per il domani è già tracciata: «Il progetto dell’ASSI - ha concluso Oscar - prevede di coinvolgere non solo la disabilità, ma tutte le fasce disagiate, dai ragazzi alla terza età. L’obiettivo è di costruire una società basata su benessere e futuro. Ecco perché vogliamo espandere questa realtà e dare beneficio a tutta la provincia».
OSPITI - All’inaugurazione è intervenuto pure il presidente del Csv di Belluno, Giorgio Zampieri: «Siamo orgogliosi di avere nel nostro territorio un’associazione come l’ASSI. Auspichiamo che molti altri gruppi nel volontariato possano trarre spunto e testimonianza da questa realtà». Anche il primo cittadino di Sedico, Stefano Deon, ha portato il suo saluto: «La caparbietà con cui Oscar e i suoi collaboratori hanno sviluppato questo progetto è qualcosa di eccezionale. Mi auguro che la nuova sede sia un punto di partenza che porti questa struttura a essere al centro di molte attività di carattere sociale». Tra i grandi protagonisti della giornata c’era anche il Tennis Club Sedico, con la presidente Paola Dal Pont: «Nel momento in cui il Comune ci ha dato l’opportunità di collaborare con l’ASSI per l’apertura della palestra, non abbiamo avuto un attimo di esitazione. Siamo assolutamente soddisfatti del risultato».

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